
Vi vogliamo raccontare un triste episodio in cui si è trovata coinvolta la fotografa e giornalista Silvia Amodio
Lo condividiamo perché potrebbe capitare a tutti noi che abbiamo un 4 zampe. Partiamo subito dicendo che i nostri amici animali fanno parte della famiglia e, come tali, meritano rispetto e cura.
Con portamiconte ribadiamo sempre il concetto che, per quanto possiamo, cerchiamo di portare con noi il nostro cane o gatto e che le strutture alberghiere, i ristoranti, i trasporti ci vengono incontro sempre di più diventando petfriendly.
Per questo motivo ci è dispiaciuto molto apprendere quello è successo a Silvia Amodio mentre viaggiava con Caterina, la sua cagnolina di 16 anni, su Italo Treno.
Ci piacerebbe intervistare direttamente Caterina per capire meglio come si è sentita ad essere stata trattata come un oggetto, ma lei può solamente esprimersi con gli occhi e con qualche bau. Chiediamo quindi alla sua mamy umana, Silvia Amodio, di descriverci quel che è accaduto:
Silvia Amodio: “sabato 5 ottobre sul treno Italo numero 9955 Milano-Napoli delle 18.25, viaggiavo con la mia cagnolina di 16 anni pacificamente e con la tranquillità anche degli altri passeggeri, dato che Caterina era accucciata e silenziosa. La tempesta è arrivata quando il controllore, con fare piuttosto prepotente e maleducato, mi ha invitato a mettere Caterina nel trasportino. Gli ho chiesto se potevo farne a meno, dato che non dava fastidio a nessuno e che avrebbe patito a quell’età essere chiusa dentro un trasportino anche a causa dei suoi gravi problemi di salute e di ansia. Gli ho spiegato che Caterina è sorda, quasi cieca e cardiopatica. Ho proposto di chiamare insieme il veterinario per dimostrargli che il mio non era un capriccio, ma che una decisione del genere avrebbe potuto mettere a rischio anche la sua vita, ma non ha sentito ragioni!”
Federica di portamiconte: quindi per il controllore la soluzione di viaggio era solo quella di chiuderla dentro il trasportino?
Silvia Amodio: “Mi ha detto che quelle erano le regole di carattere igienico-sanitarie. E posso comprenderlo, ma ho cercato di fargli presente che non tutti i cani sono uguali e che per alcuni si tratta di una vera tortura. Mi è dispiaciuto non avere un dialogo, non essere ascoltata, ma al contario sentirmi trattata come una “delinquente”. Mi ha addirittura chiesto di esibire i documenti sottolineando di essere un pubblico ufficiale, con un tono del tutto inadeguato al contesto.
Federica di portamiconte: Le ha fatto la multa?
Silvia Amodio: “Mi ha detto che potevo lasciare “libero” il cane solo se mi fossi spostata in un’altra carrozza pagando 90 euro e che mi avrebbero dato una traversina. Gli ho fatto vedere che dietro ne avevo due! Viaggiamo sempre con copertina e traversina, proprio per non recare fastidio agli altri passeggeri. Gli ho chiesto a quel punto se potevo vedere la loro traversina… ero piuttosto curiosa di capire, per quella cifra, che cosa che mi avrebbero fornito. Ma il controllore mi ha risposto che non era tenuto a farlo”.
Quindi ricapitolando secondo il controllore un cane, per ragioni igieniche, deve stare chiuso nel trasportino, ma se paghiamo 90 euro va benissimo anche libero e con la traversina!
Silvia Amodio: “Quelle sono le regole di Italo e in questo caso credo si trattasse di una multa. Ogni azienda fa come crede, tuttavia io penso che si debba tenere conto anche del buon senso. Inoltre un po’ di educazione non guasta mai!
C’è un’altra cosa che in questa faccenda mi ha amareggiato: ho cercato di comunicare l’episodio all’azienda, ma non ho capito bene come fare. L’assistenza clienti è a pagamento (e questo non mi sembra giusto) ho scritto due volte all’ufficio stampa, ma nessuno ha mai risposto. Ho scritto sulla loro pagina facebook e nessuno ha risposto. Questo secondo me è ancora più grave dell’accaduto che poteva essere circoscritto e liquidato come un eccesso di zelo da parte di una singola persona. Questo silenzio da parte di un’azienda anziché placare le acque amplifica una brutta figura.
Spero che quanto accaduto possa servire a creare un dialogo costruttivo tra chi possiede animali e le aziende che, per varie ragioni, debbano averci a che fare. Come ho ricordato nella una mail che ho scritto a Italo, oltre metà delle famiglie italiane vive con un animale domestico, si tratta di una fetta di mercato che non può essere trascurata. È contraddittorio promuovere campagne in favore dei nostri pet e poi essere così poco professionali nell’affrontare l’argomento”.
A nostro parere il comportamento è stato sicuramente di mancata sensibilità da parte del controllore. Pensiamo che i dipendenti di Italo Treno dovrebbero essere formati, non solo per far sì che le persone rispettino le regole, ma anche dal punto di vista empatico ed emotivo. Al giorno d’oggi è sempre più importante il rispetto verso le persone e gli animali. Speriamo che Italo Treno replichi all’accaduto per spiegare ed eventualmente porgere delle scuse per il comportamento del controllore.
Intanto massima solidarietà a Silvia Amodio che parallelamente alla sua attività legata a temi sociali, realizza importanti lavori e campagne a favore degli animali.
In fotografia la dolcissima Caterina, modella per un calendario benefico in favore dei cani abbandonati.
5 Responses
Io viaggio spesso su Trenitalia Freccia Rossa x Trieste con la mia pelosina al guinzaglio senza trasportino, naturalmente per lei pago il biglietto anche se non ha diritto al posto. La tengo in braccio, ho con me traversine ed un panno.
Non penso di essere invogliata a viaggiare con Italo ! Il controllore impari l’educazione e il rispetto anche se ha dimostrato sicuramente un disamore per gli animali ! Onore e compassione per la signora e la sua creatura dolcissima !
La mia solidarietà per la signora amodio, una carezza x Caterina è un bel vaffa x il controllore
e porto il mio cane su un mezzo pubblico è mia responsabilità informarmi prima dei regolamenti in vigore.
Salire sul treno, infrangere le regole e lamentarsi dopo, polemizzando e strumentalizzando i fatti è RIDICOLO!
Massimo solidarietà per il capotreno che ha fatto il suo dovere.
Ho viaggiato in treno con il mio cane mi sono informato sulle regole (tralasciando il fatto che non a tutti piacciono gli animali) ma il regolamento dice fino a 10 kg può viaggiare in trasportino gratis o al max 5 euro se ben ricordo , oltre paga il 50% del biglietto intero e bisogna avere dietro museruola e libretto oltre che essere legato. Solo che non danno nessun servizio, perché ho pagato più il cane che mio figlio ma non ha posto, il controllore avrebbe dovuto avere più buon senso